Giovanni Paisiello Festival 2021 ~ Taranto Capitale di Mare

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Giovanni Paisiello Festival 2021

5 maggio 1821. Duecento anni ci separano dalla morte di Napoleone, uno dei personaggi più controversi e affascinanti della storia moderna. Stratega militare, politico astuto, uomo ambiziosissimo ch’era ben consapevole di come la gestione del potere comportasse il patrocinio delle arti, considerate mezzo di propaganda e strumento per regnare. La musica era considerata la più importante in seno a questa politica culturale e la committenza napoleonica s’indirizzò, come quella dell’Antico regime, verso i maestri della scuola napoletana (fondatori d’una longeva koinè stilistica, accolti da tutte le corti d’Europa): prima Piccinni e poi Paisiello, considerato da Bonaparte il più grande tra i musicisti al mondo. Impossibile, dunque, non incentrare l’intera edizione 2021 del Giovanni Paisiello festival sul rapporto che legò Paisiello a Napoleone.

L’inaugurazione del Festival sarà affidata al recital del mezzosoprano Anna Bonitatibus, una squisita specialista del repertorio vocale di primo Ottocento, apprezzata a livello internazionale, che ha saputo riscoprire e valorizzare il repertorio cameristico inedito degli anni d’interregno tra la morte di Cimarosa (1801) e l’esordio di Rossini (1810). Con lei ascolteremo le musiche che circolavano nei salotti parigini degli anni in cui Napoleone preparò la sua salita al soglio imperiale.

Sul fronte del melodramma Paisiello compose per Napoleone soltanto la tragédie Proserpine, ripresa nel 2003 al Festival della Valle d’Itria. Quasi tutte le energie creative furono concentrate nella produzione di musica sacra che sonorizzava le celebrazioni pubbliche e private della cappella imperiale. Del sontuoso rito dell’Incoronazione di Napoleone svoltosi a Notre Dame di Parigi nel 1804 e immortalato nella celebre tela di David, ascolteremo la Messa in Si Bemolle, unitamente a una scelta di Mottetti composti per la Cappella Palatina di Giuseppe Bonaparte salito su quel trono delle Due Sicilie che passerà poi a Gioacchino Murat prima della restaurazione borbonica. Si tratta di una prima esecuzione moderna che verrà affidata per intero a forze musicali del territorio pugliese; una vera sfida per i giovani talenti che hanno accettato di cimentarsi con questo repertorio tecnicamente molto difficile in quanto identico a quello operistico. La nota vicinanza tra le musiche pensate per il palcoscenico e quelle destinate all’altare con Paisiello diventa, infatti, un fascinoso gioco di specchi tra il mondo sacro e il mondo profano.
               
Il terzo concerto del festival valorizza la musica strumentale cameristica scegliendo di offrire al pubblico un’interessante panoramica sul mondo dei quartetti dei musicisti italiani celebrati come capiscuola nella Parigi post-rivoluzionaria e napoleonica, maestri che hanno saputo imprimere una svolta insieme tecnica e stilistica in anni cruciali per lo sviluppo della scrittura per gli archi. I solisti dell’Orchestra Barocca di Cremona e in particolare Giovanni Battista Columbro da anni portano avanti un lavoro di ricerca musicologica e di studio sulla prassi storicamente informata di questo repertorio ancor oggi misconosciuto.

Il Giovanni Paisiello festival da sempre ha puntato al legame tra musica e musicologia e quest’anno inaugura una serie di presentazioni di edizioni critiche condotte secondo i più moderni criteri della filologia musicale. L’edizione della festa teatrale Le nozze di Peleo e Tetide composta da Paisiello in occasione delle nozze reali di Ferdinando IV e Maria Carolina, è stata curata da Paola de Simone e Nicolò Maccavino che illustreranno questo importante lavoro degli esordi del giovane Paisiello framezzandolo con la prima esecuzione moderna di alcuni brani dell’opera scelti da Fabio Anti che accompagnerà al cembalo il soprano Angela Spinelli.

 Anche il consueto appuntamento convegnistico sarà totalmente dedicato agli anni di Paisiello a Parigi e sarà articolato in una serie di relazioni su dati biografici e problematiche inerenti alla committenza parigina fino ad oggi mai indagati. La bella collaborazione instauratasi lo scorso anno con Fabio Larovere, instancabile divulgatore musicale, prosegue in quest’edizione con la presentazione del suo ultimo libro scritto insieme a Andrea Faini che approfondisce cosa significhi fare melodramma attraverso i due massimi autori romantici, Verdi e Wagner. Pur distanti dal mondo paisielliano quanto a stile, i problemi discussi toccano il cuore delle tecniche melodrammaturgiche, che dal Seicento ad oggi perseguono gli stessi ideali e le stesse finalità comunicative. Michele Renna, giovane talento tarantino, intervallerà il dibattito eseguendo trascrizioni di Liszt di alcuni celebri pezzi verdiani e wagneriani.

Tra le finalità del Giovanni Paisiello Festival spicca l’incontro tra le diverse discipline artistiche. L’ideazione di spettacoli teatrali e coreutici ha caratterizzato questo festival sin dalle sue prime edizioni e quest’anno Giulia Perni music editor presso la casa editrice “Sillabe” ha appositamente confezionato un testo capace di teatralizzare i dati storici sul legame tra l’arte paisielliana e la committenza napoleonica pensandoli intervallati da opportuni stacchi musicali che, anche in questo caso, verranno eseguiti da giovani musicisti tarantini.

Il Giovanni Paisiello Festival rimane una palestra e un trampolino di lancio per i musicisti del territorio, un mezzo d’unione tra ricerca musicologica e prassi esecutiva storicamente informata e soprattutto l’occasione per mostrare la grandezza del massimo musicista tarantino e al tempo stesso per dimostrare che Taranto è prima di tutto una città di Cultura.

Il programma

20 settembre

Oltreconfine: musica e musicisti della nuova Europa

Teatro Fusco

23 settembre

Le nozze di Peleo e Tetide

MArTA

24 settembre

I quartetti degli italiani a Parigi

Teatro Fusco

27 settembre

V. e W. perché non possiamo fare a meno di Verdi e Wagner

Teatro Fusco

28 settembre

Il riposo dell’imperatore: Paisiello e Napoleone

Teatro Fusco

29 settembre

Paisiello e Napoleone – Napoli e Parigi

Salone degli specchi

30 settembre

Messa in si bemolle per l’incoronazione di Napoleone

Teatro Fusco


Info

Organizzatore:

Data: dal 20 al 30 Settembre

Luogo: Teatro Fusco - MArTA - Sala degli specchi

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